Tutti i giornali erano già pronti a scrivere che non si vince una gara ufficiale dall’autunno 2017, dalla trasferta in Albania. Ma stavolta ce l’abbiamo fatta: l’Italia batte 0-1 la Polonia, soffrendo ma meritando al 92′ con Biraghi.
Roberto Mancini conferma il tridente leggero dell’amichevole con l’Ucraina: Bernardeschi, Chiesa ed Insigne falso nueve.
La Polonia cambia, lascia Piątek in panchina, schierando Zieliński e Milik dietro Lewandowski.
Il racconto della gara
Gli azzurri partono subito forte con Jorginho che coglie una gran traversa dopo pochi minuti, il gioco e la voglia ci sono tutti. L’attacco si muove, Barella è simbolo di una nazione vogliosa, corre su tutti i palloni, si inserisce e crea gli spazi.
Anche Insigne centra la traversa in un’azione fotocopia al gol realizzato in Champions League con il Napoli.
Il primo tempo finisce così, con l’Italia in netta superiorità che non riesce a sfondare.
Nel secondo tempo il copione cambia, la Polonia inserisce Grosicki e Błaszczykowski al posto di due spenti Szymański e Linetty.
Ora la gara è diversa, le due ali biancorosse fanno paura. La prima metà della ripresa è di studio, ma l’Italia pian piano riprende il pallino del gioco. Quando perdiamo palla i Polacchi però sono pericolosi in contropiede, Grosicki impegna per due volte Donnarumma e Milik sbaglia un gol abbastanza facile.
Bernardeschi spreca una grande occasione di testa e poi viene sostituito da Kevin Lasagna (all’esordio in nazionale).
Al 92′ minuto l’Italia gioca per la prima volta un calcio d’angolo direttamente in area, Lasagna la spizza e Biraghi sul secondo palo fa 1-0.
Il terzino della Fiorentina alza le braccia al cielo e imita il numero 13, capitan Davide Astori è sempre nel nostro cuore.
Che questa prima vittoria ufficiale dopo tanto tempo sia dedicata a lui!
Top e Flop
Italia: Biraghi, Barella e Chiesa (i migliori), nessun flop per questa volta, la squadra ha giocato bene.
Polonia: Szczęsny e Grosicki (i migliori), Reca, Szymański e Lewandowski (i peggiori).
fonte foto: Twitter @vivo_azzurro