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Serie A, ecco come le big affrontano la sosta per le nazionali

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Dopo le prime 12 giornate di campionato e 4 turni di Champions League ed Europa League, arriva la terza sosta per le nazionali. Una pausa per analizzare il momento delle squadre italiane, le quali, al rientro, avranno un ciclo importante di partite, sopratutto in Europa, che saranno fondamentali per il resto della stagione.

JUVENTUS

Partiamo dalla prima della classe, i padroni del campionato, con 11 vittorie e 1 pareggio in 12 giornate, la compagine di Allegri ha fatto sin’ora un cammino quasi perfetto, con la macchia del Genoa in Serie A e la sconfitta in Champions League con il Manchester United. Con la sosta, sono quindici i bianconeri che raggiungeranno le loro Nazionali per impegni ufficiali e amichevoli. Squadra decimata, ma al rientro saranno tutti proiettati verso i primi obiettivi stagionali, cioè chiudere l’anno 2018 da prima in classifica e vincere il girone di Champions, obiettivi più che alla portata per Ronaldo e compagni.

NAPOLI

Nuovo allenatore, nuovi schemi, nuovi giocatori, ma i risultati sono sempre positivi per i napoletani, che con mister Ancelotti, hanno finalmente acquisito una mentalità vincente, confermata dall’ottimo percorso in Europa, al contrario dell’anno precedente. Dopo la vittoria “bagnata” di Genova, e con ben quattordici giocatori convocati con le rispettive Nazionali, gli azzurri si concentreranno sul distacco dalla Juventus, sperando di accorciarlo. Ma il primo pensiero è rivolto sopratutto a superare l’ostico girone di Champions League, con un ritorno ad Anfield dal sapore speciale.

INTER

Dopo un ciclo di sette vittorie di seguito in campionato e di ottime prestazioni in campo europeo, ecco che arriva uno stop duro per l’Inter, che con la sconfitta di Bergamo per 4 a 1, lascia in solitario il Napoli in seconda posizione e si allontana dalla capolista di nove punti. Ma per Spalletti e i suoi, non è tempo di fermarsi, visto che al rientro dalla sosta, con dodici giocatori in giro per il mondo, dovranno affrontare sfide importanti in campionato, con la trasferta all’Olimpico contro i giallorossi e con la trasferta di Londra, decisiva per il suo approdo agli ottavi di finale di Champions League.

ROMA

Con un inizio non esaltante, la Roma di Di Francesco ha ripreso a correre, con un ciclo di 10 partite, condite da 7 vittorie, 2 pareggi, in casa del Napoli e della Fiorentina, e con la bruciante sconfitta casalinga contro la Spal. Se in Europa i giallorossi hanno una posizione di classifica più che rassicurante, prima insieme al Real Madrid, che sfiderà il 27 novembre nelle mura amiche per aggiudicarsi sia l’accesso agli ottavi che il primo posto nel girone, non si può dire la stessa cosa in Italia. Con la sesta posizione e con undici giocatori in Nazionale, lo sforzo al rientro dovrà essere superiore a quello fornito fino ad ora, scalando le posizioni che la permetteranno di arrivare tra le prime quattro a fine anno, obiettivo minimo stagionale.

MILAN

Sembrava aver raggiunto una continuità di risultati e prestazioni il Milan di Gattuso. Con le due vittorie esterne in zona “Romagnoli” aveva raggiunto il quarto posto, primo obiettivo societario, ma a causa sopratutto degli infortuni, sia in Europa, andata e ritorno della sfida con Real Betis, che con la Juventus, ha rallentato la sua corsa. Inoltre si aggiunge anche il “problema” Higuain, che a causa della sua reazione nella sfida proprio contro gli ex compagni, seguita al rigore sbagliato, dovrà scontare due giornate di squalifica, tra cui la trasferta delicata a Roma in casa della Lazio, la quale l’ha appena scavalcata in classifica. Con 12 elementi convocati con le proprie Nazionali e ben 6 elementi in infermeria, i rossoneri saranno costretti ad ulteriori sacrifici da qui alla sosta invernale.

LAZIO

Qualche imprevisto di troppo per Inzaghi ed i suoi giocatori. Nonostante in Europa League sia passata ai sedicesimi con due turni di anticipo e in Serie A occupi la quarta posizione, gli infortuni di Luis Alberto e le opache prestazioni di Milinkovic Savic, tengono in ansia il mondo biancoceleste. Tra i principali artefici della splendida annata passata, saranno loro a dover ridare continuità ai risultati laziali, desiderosi di raggiungere quel quarto posto, sfiorato per un solo soffio a maggio e andare oltre i quarti di Europa League. Anche se è la squadra, tra le big, con meno convocazioni in nazionale, 10, vi sono altri problemi che terranno sveglio Inzaghi in vista del big match contro il Milan.

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