In ogni minimo dettaglio ripercorriamo quanto accaduto, soprattutto con le dichiarazioni del presidente Claudio Toti, negli ultimi 8 anni in casa Virtus Roma. Ci soffermiamo su questi ultimi anni travagliati, dopo i primi 12 nel quale l’Ing. Toti ha regalato alcune soddisfazioni ai tifosi della Virtus, dai giocatori comprati alle partecipazioni in Eurolega. Dal 2012 in poi però…
Toti, maggio ed estate 2012
Tutto ebbe inizio il 4 maggio del 2012, quando il presidente Claudio Toti durante una conferenza stampa dichiarò di lasciare il mondo del Basket. Dall’estate dello stesso anno nacque un roster da 1,5 milioni di euro netti in totale di budget (mercato), ma di pur tutto rispetto.
“Di sicuro io la squadra non la faccio, nè venderò il titolo. Aggiungo un particolare: mi aspetto compratori perché la società non la regalo e non sarà neppure un problema ricevere i soldi subito”
Nella stagione 2012-2013 la Virtus viaggia in alto, anzi “Corre come il vento, Vola in alto, Fino al cielo” citando anche il testo dell’inno del club capitolino. Chiude al terzo posto dietro a Varese e Sassari in regular season, batte in una caldissima (in tutti i sensi, ndr) gara 7 al PalaTiziano prima Reggio Emilia dell’allora coach Menetti e poi Cantù di Andrea Trinchieri. La finale vede i capitolini affrontare la Montepaschi Siena (che poi si vede revocare 2 Scudetti, Coppa Italia e Supercoppa 2013). Purtroppo l’epilogo non è positivo, perché la serie scudetto finisce 4-1 per i toscani, guidati dall’allora coach Luca Banchi, che alzano il loro 7 successo consecutivo, l’ottavo della loro storia.
Toti, estate 2013: via Calvani, arriva Dalmonte
Lo scossone dell’estate 2013 porta tante novità: dall’approdo in NBA di Gigi Datome ai Detroit Pistons, alla separazione con coach Marco Calvani che qualche mese prima stava per compiere un miracolo (quello sopra citato) con la squadra romana. Al suo posto arriva Luca Dalmonte: in campionato arriva il sesto posto in Regular Season, mentre in Europa, in Eurocup per la precisione, 3 vittorie e 7 sconfitte (avventura decisamente più positiva l’anno successivo). Ai playoff scudetto arriva prima il 3-0 contro Cantù e poi in semifinale di nuovo la Montepaschi Siena. Proprio per quella serie, il presidente Toti decide di far riaprire il PalaEur (o Palalottomatica, oggi Palazzo dello Sport, ndr), ma come l’anno prima in gara 5 sono i toscani ad avere la meglio.
Toti estate 2014 e la grande Eurocup
Solita e consueta conferenza stampa di rito ormai nell’estate del 2014, esattamente il 12 giugno. In quel caso però, nonostante le poche certezze, dall’addio di alcuni giocatori alla mancanza di sponsor, sempre con coach Dalmonte in panchina, la squadra riesce a disputare una grande stagione in Eurocup, senza mai perdere in casa. Ottenuto il primato nel Girone C con 7 vittorie e 3 sconfitte nella prima fase, i capitolini vincono anche il Girone I delle top32 con lo stesso punteggio del Cedevita, ma miglior differenza canestri nei due scontri diretti.
Il 4 marzo 2015 nella gara di andata degli ottavi di finale di Eurocup, a Bandirma la Virtus Roma perde contro il Banvit per 71 a 55, me nella gara di ritorno senza Kyle Gibson (per lui stagione finita, ndr) e con Brandon Triche che aveva deciso di non tornare nella capitale. Freeman era utilizzabile solo in campionato, la Virtus può compiere solo un miracolo nella gara di ritorno. Sette giorni dopo, al PalaTiziano, il miracolo stava per essere compiuto, ma il +10 (66-56) non basta. Il Banvit viene poi eliminato in semifinale dal Khimki che poco dopo vinse la competizione.
- In campionato, invece, arriva un decimo posto in reagular season, chiudendo con tre sconfitte di fila la stagione.
Toti e la retrocessione in A2 dell’estate 2015
Dopo bene 35 anni di massimo campionato italiano di pallacanestro, la Virtus Roma retrocede dalla A alla A2 e non per meriti sportivi. Il presidente del club Claudio Toti, decide di autoretrocedere la squadra facendo partire un nuovo progetto, partendo dai giovani e dalle giovanili, tramite contatti e accordi con società romane. La panchina viene affidata a Guido Saibene, ma dopo 4 partite, nella fatale sconfitta in casa della NPC Rieti, il tecnico viene esonerato: al suo posto ritorna per la terza volta, a distanza di 13 anni, nella capitale Attilio Caja.
- Stagione 2015/2016: la Virtus Roma si posiziona 14esima in regular season e va ai playout. Perde con Recanati a gara 4, coach Caja viene sospeso e al suo posto sale in cattedra Riccardo Esposito. Si salva all’ultima serie playout, battendo 3-0 Omegna;
- Stagione 2016/2017: quinta in regular season, sotto la guida di coach Fabio Corbani esce al primo turno playoff (ottavi) 3-1 contro Ravenna di coach Antimo Martino.
- Stagione 2017/2018: è ancora playout. Questa volta con coach Bucchi, che il 4 marzo 2018 prende il posto dell’esonerato Luca Bechi, il quale a sua volta era subentato a Corbani il 21 novembre 2017, si salva vincendo 2-1 contro Roseto al primo turno.
- Stagione 2018/2019: questa volta Roma centra subito l’obiettivo promozione al primo anno della costruzione di un roster molto importante sotto la guida di Piero Bucchi.
- Stagione 2019/2020: viene cancellata la stagione attuale causa Covid-19. Le nove sconfitte consecutive, prima dello stop, portano la Virtus al penultimo posto, a pari punti con Pistoia e Trieste.
L’annuncio definitivo di Toti?
Domenica 17 maggio 2020, come un fulmine a ciel sereno accade questo, ma trattandosi di un precedente potrebbe qualcuno non prendere in seria considerazione l’ipotesi di dire basta. La (mia) sensazione è che questa volta si tratta di una lettera a cuore aperto, dovuta anche alle gravissime conseguenze che il Coronavirus sta portando e porterà.
Dopo venti anni di impegno nel basket nazionale sono costretto, mio malgrado, ad annunciare il mio disimpegno dalla Pallacanestro Virtus Roma. È una decisione importante e sofferta, ma non me la sento più di andare avanti
Palmares Toti Virtus Roma
Non ci sono titoli nel ventennio virtussino di Claudio Toti: due finali Scudetto, una finale di Coppa Italia e ben 6 partecipazioni in Eurolega, dove non si è mai andati oltre la Top16.
La Supercoppa Italiana del 8 ottobre 2000, sotto la ‘mini’ presidenza di Giovanni Malagò (traghettatore nel cambio di proprietà, ndr), è l’ultimo trionfo prima dell’approdo del nuovo patron l‘Ing. Claudio Toti. Quel Malagò che, per stessa ammissione nel numero uno della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, è ad oggi l’unico che può salvare questa squadra, trovando magari una cordata o un nuovo gruppo di investitori in grado di ridare speranza, voglia e passione per la pallacanestro capitolina.