Krzysztof Piątek, un bomber analizzato a 360°: dalle origini al Genoa, la sua carriera

Krzysztof Piątek (in polacco il suo cognome significa ‘venerdì’), faccia pulita, sguardo glaciale, capello sbarazzino, è il nuovo bomber della Serie A. Appena 23 anni, compiuti il 1 luglio, stesso giorno di Ruud van Nistelrooy, che alla sua età divenne per la seconda volta consecutiva capocannoniere dell’Eredivisie, vincendo anche il campionato.

Le Origini

Ma da dove viene questo ragazzone polacco? Nato a Dzierżoniów, nella Bassa Slesia, nel sud-ovest del paese, a meno di 40 km dal confine con la Repubblica Ceca. Cresce calcisticamente nelle giovanili del Lechia Dzierżoniów, squadra della città, militante nella III liga polacca (a livello della Serie D italiana), un club non professionistico, in una città dove gli sport preferiti sono il nuoto e le bocce.
Lui cresce a suon di gol ispirandosi ai due simboli del calcio anni ’90: Ronaldo e Zidane.

A 17 anni, per 12 mila euro, viene acquistato dallo Zagłębie Lubin. Dopo un anno in seconda squadra (stagione in cui la squadra A retrocede in seconda serie), gioca 30 partite nella serie B polacca mettendo a segno 8 gol, non male per un diciannovenne. Dopo un’altra stagione di consacrazione, sbarca a Cracovia (sponda KS) dove in due stagioni mette a segno 38 gol. L’ultimo anno in Polonia è fenomenale con 21 gol e terzo posto nella classifica dei capocannonieri.

L’approdo in Italia

Il Genoa lo strappa ai bianco-rossi di Cracovia per meno di 5 milioni di euro l’8 giugno, all’inizio del mercato estivo, quando Piątek è in vacanza, vista la non convocazione ai mondiali. Sicuramente adesso il ct polacco Nawałka si starà mangiando le mani. E da lì, le 12 reti nelle amichevoli estive sembravano un buon prospetto, confermato poi l’11 agosto in Coppa Italia nella partita contro il Lecce un quaterna in 37 minuti, una prestazione mostruosa (chiedere a Francesco Cosenza ed Antonio Marino, i centrali di difesa salentini in quella serata).
L’esordio in serie A poteva far paura a tutti, ma non a lui, 2-1 all’Empoli gol dopo appena sei minuti di gioco. Da lì altri 7 gol, numeri e prestazioni eccezionali; che sia in casa o in trasferta, con il sole o con la pioggia, Piątek c’è e si vede, ha anche dichiarato di voler segnare in ogni turno di campionato, se continua così ci può benissimo arrivare.

Chi è davvero?

Un numero 9 che concilia sia le caratteristiche da punta vecchio stampo (colpo di testa e freddezza), sia ciò che definisce un attaccante moderno (velocità di esecuzione, saper usare entrambi i piedi e giocare per e con la squadra). Una curiosità, l’esultanza da pistolero, non è ispirata a Roy Makaaj o a Luís Suárez, ma deriva da ciò che gli hanno detto appena arrivato a Genoa. È stato accolto definendolo un bomber, lui si è stranito, perché in Polonia un bomber non è uno che segna ma uno che spara. Ma Krzysztof sta al gioco, tutta Genova sponda grifone non vede l’ora di vederlo nuovamente sparare!

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