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Serie A, top e flop dopo le prime 8 giornate. Ecco il primo bilancio

Con la seconda sosta per le nazionali, cogliamo l’occasione per tracciare un primo bilancio tra top e flop, dopo le prime 8 giornate di Serie A. Da una parte la Juventus che viaggia a pieno ritmo, mentre dall’altra non mancano le delusioni, in primis l’Atalanta che dopo l’eliminazione in Europa League non si è più ripresa.

TOP SERIE A

Siamo solo all’inizio del campionato, ma si può già affermare che c’è una sola squadra al comando, pronta a dominare in maniera ancora più netta degli anni precedenti e a lasciare le briciole agli avversari. Stiamo parlando chiaramente della Juventus, che ha vinto tutte e 8 le prime partite giocate, compreso lo scontro diretto con il Napoli, l’unica a mantenere un distacco di 6 punti. I bianconeri hanno nel mirino il record di vittorie consecutive dall’inizio del campionato, 10, appartenente alla Roma di Rudi Garcia del 2013/2014. Considerando il calendario tutt’altro che proibitivo nelle prossime 3 giornate, Genoa, Cagliari e Empoli, l’impresa sembra proprio dietro l’angolo. La formazione di Allegri vanta anche il miglior attacco, con 18 reti segnate.

La miglior difesa della serie a, per il momento, è della Sampdoria, che ha subito solo 4 gol, media di 0.5 a partita. Giampaolo ha saputo lavorare molto bene fin da subito una solidità difensiva e poi Emil Audero si sta confermando uno dei migliori portieri del campionato. Dall’altra sponda di Genova, vi è la sorpresa più inaspettata di queste inizio di stagione: Krzysztof Piatek.  Proprio la settimana scorsa, avevamo dedicato uno spazio all’interno del sito, per parlare di questo bomber, che sta vivendo uno stato di grazia implacabile. Nel frattempo ha ritoccato nuovamente le sue statistiche da record, andando a segno per la nona volta nelle sette partite disputate, diventando così il miglior debuttante di tutti i tempi sotto l’aspetto realizzativo.

Infine, spendiamo due parole anche per il Parma, che dopo un avvio stentato ha decisamente cambiato marcia dalla quarta giornata in poi, vincendo quattro delle successive cinque partite. Davvero niente male per una neopromossa. Due i capolavori dell’undici di D’Aversa: la vittoria a San Siro con l’Inter e quella a Marassi con il Genoa di domenica scorsa, ottenuta senza i due uomini chiave Inglese e Gervinho.

Tra le note positive, non si può non citare la nuova linfa che sta caratterizzando Lorenzo Insigne, che con un nuovo ruolo, risulta più decisivo sotto porta, trascinando il Napoli a suon di gol. In Emilia, precisamente a Sassuolo, si respira una nuova aria, dopo l’arrivo di De Zerbi, che grazie al suo modo di giocare, sta facendo rivivere le stesse emozioni che i tifosi avevano provato con il ciclo di Di Francesco.

FLOP SERIE A

Il capitolo delle delusioni non possiamo che aprirlo con l’Atalanta, partita con grandi ambizioni europee e ora relegata in quartultima posizione con 6 punti. Dopo le prime 2 partite con Frosinone e Roma, gli orobici sembravano avviati sulla falsariga delle due stagioni precedenti, ma dopo l’eliminazione ai rigori di Copenaghen nel playoff di Europa League, c’è stato il buio: nelle 6 partite seguenti di campionato la formazione di Gasperini ha ottenuto solo 2 pareggi e segnato altrettante reti. Una crisi inequivocabile, che passa anche attraverso i numeri negativi dei due bomber Duvan Zapata e Musa Barrow, ancora fermi a zero. L’Atalanta è l’unica a non aver ottenuto marcature dai suoi centravanti assieme al Frosinone, l’altra squadra che ha iniziato malissimo il campionato.

I ciociari, che hanno sia il peggior attacco che la peggiore difesa, hanno segnato la prima rete, su rigore, solo alla settima giornata e sono fermi al punto conquistato in casa con il Bologna sei turni fa. Poco meglio ha fatto il Chievo Verona, l’altra squadra che non è ancora riuscita a conquistare i 3 punti. Gli scaligeri hanno totalizzato sul campo 2 punti, che però non bastano per schiodarsi dall’ultimo posto, dove la penalizzazione di 3 punti per il caso delle plusvalenze fittizie che non è stata ancora cancellata. Lorenzo D’Anna, a differenza del collega Moreno Longo, ha pagato il difficile avvio con l’esonero e con il consequenziale arrivo di Giampiero Ventura sulla panchina clivense.

Fonte foto: twitter @JuventusFC

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