Virtus Roma-Capo d’Orlando, le dichiarazioni di Sodini e Bucchi

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VIRTUS ROMA-CAPO D’ORLANDO DICHIARAZIONI POST PARTITA – Il coach della Virtus Roma, Piero Bucchi, e quello di Capo d’Orlano Marco Sodini, hanno parlato in conferenza stampa dopo la vittoria dei siciliani al Palazzo dello Sport sui capitolini, per il posticipo della 22esima giornata del Girone Ovest di Serie A2.

LE DICHIARAZIONI

Marco SODINI (Capo d’Orlando)

Sulla partita
Riuscire a vincere qui al ritmo di Roma è qualcosa di importante. Noi abbiamo bisogno di campo aperto, se noi non apriamo il campo e non abbiamo capacità non riusciamo a rendere. Più si alza il livello e più vengono giocate da giocatori capaci di crearsi i tiri. Faccio i complimenti ai miei per l’emotività con la quale hanno giocato, non tanto dal punto di vista tecnico. Da questo punto di vista il carattere è osmotico. Anche allo stesso Laganà, gli ho detto che ha il talento per non sbagliare mai, dopo due triple di fila non andate a buon fine, la terza volta è andata bene.

Sul finale di stagione
Ci avviciniamo alle prossime in cui il ritmo è così, più o meno tutte le prossime partite saranno così. Dedichiamo la vittoria al team manager che oggi non è potuto venire. Adesso abbiamo la consapevolezza di giocare 5 partite in casa e 3 fuori, una a Latina, una a Scafati e una a Siena che è in una situazione difficile. Ad inizio campionato un sito accreditato ci dava come tredicesima forza, io addirittura pensavo di lottare con Roma.

Dove potete arrivare?
Questo non lo so, la famiglia ha investito per questa squadra, anche con dei grandi nomi. Dispiace per l’infortunio di Andrea Donda, perché sarebbe potuto crescere come sta crescendo Laganà che è un 2000. Lo stesso Lucarelli, non lo cito mai, ma è un signor giocatore.

Sul raddoppio a Sims
Le prime tre volte che lo abbiamo raddoppiato ha perso la palla appena la toccava. Siamo la squadra che può avere limiti tecnici ma è molto fisica. Il lungo di Roma non aveva più luce, solo una linea di passaggio che era abbastanza difficile da percorrere. Piero (Bucchi, ndr) nel secondo tempo è riuscito a giocare spesso di triangolo. Se è un ex NBA un motivo ci sarà. Cerco di togliere alla squadra il proprio credo abituale ad inizio partita, qualche volta funziona qualche volta no.

Piero BUCCHI (Virtus Roma)

Sulla partita
Come ci immaginavamo una partita difficile. Dobbiamo restare positivi e compatti, continuando a lavorare con fiducia. Siamo ancora primi, anche se la classifica non la cito mai, per questo dobbiamo lavorare ancora e pensare alla prossima partita. Faccio i complimenti agli avversari.

Oggi qualcuno ha avuto deficit di personalità nei momenti decisivi?
E’ stata una partita molto altalenante dove abbiamo sbagliato tiri aperti. A qualcuno può mancare, ma la squadra non è riuscita a mantenere il vantaggio quando l’aveva creato. Senza fasciarci troppo la testa, sappiamo che possiamo vincere con tutti ma per farlo dobbiamo dimostrarlo in campo.

Cosa cambia adesso?
Bisogna stare concentrati, positivi e lavorare. Ho detto che abbiamo un piccolo vantaggio, lavorare sodo e testa bassa. Non scoraggiamoci, queste sconfitte ti portano sempre a meditare. Sicuramente riusciremo a migliorare alcune cose. Non possiamo riavvolgere il nastro, pensiamo alla prossima.

Su Prandin, cosa ti aspetti da lui nelle prossime partite? Ritieni opportuno un altro inserimento nel roster viste anche le non ottime condizioni di Chessa, per lui sospetta pubalgia. Antonutti è un nome che piace?
Prandin è un inserimento per il perimetro. Chessa è a acciaccato, spero che i recuperi siamo abbastanza celeri, Sono sincero, al momento non abbiamo fatto ulteriori riflessioni per un possibile nuovo innesto.

Sandri torna dopo la Coppa Italia?
Probabilmente si

Le condizioni di Chessa?
È voluto rientrare anche nel finale di oggi, fino alla Coppa Italia sarà a disposizione, poi forse si dovrà pensare ad uno stop. A Trapani, uso il condizionale, dovrebbe esserci.

Su Moore
È un giocatore istintivo, alcune letture di gioco forse le poteva fare diversamente. Ha fatto cose molto buone ma abbiamo sbagliato tanto i tiri aperti. Nel complesso, come la squadra, è stato un redimento molto altalenante e alla fine sono stati loro ad avere il picco migliore.

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