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Il destino di Antonio Conte: tra ipotesi e attese

Antonio Conte

LE SIRENE EUROPEE

Antonio Conte potrebbe apparire improvvisamente antico rispetto alla direzione verso cui sta andando la tattica negli ultimissimi anni. Rientrando in pista dovrà probabilmente riproporsi con nuovo atteggiamento, gestione del gruppo diversa e soluzioni di gioco aggiornate. E’ un allenatore che nel corso degli anni ha conquistato titoli e rispetto anche oltre confine. Nulla vieta di ipotizzare che possa anche aprirsi una nuova esperienza all’estero, dove ci può essere ogni genere di problema ma non quello economico. Casse piene e traboccanti. L’anno prossimo la giostra delle panchine sarà molto interessante anche in giro per il vecchio continente.

Escludiamo Liverpool e Barcellona, prossime al cambio di guida, dove la scelta dell’allenatore nasce dalla ricerca di un nome adeguato a tenere alto il blasone della società senza mai esserne rivale d’immagine. Prima il club, poi i tifosi, poi la squadra, infine l’allenatore: questo è l’ordine d’importanza che si attribuisce in queste piazze ai vari elementi. Anche Parigi, per quanto affascinante come ipotesi può, per ora, venire accantonata. La posizione di Luis Enrique non dovrebbe temere scossoni improvvisi. Il presidente Al-Khelaifi vede lui come la figura più adeguata a traghettare il Paris Saint-Germain nella nuova era, quella del post MBappe’. La capitale francese ha già ospitato allenatori italiani (Ancelotti, ndr) ma non sembrano maturi i tempi per un ritorno a breve di un altro tecnico azzurro in quel d’Oltralpe.

Conte e Sir Alex Ferguson
fonte foto: Twitter

Ci sono alcune piazze congeniali al modo di progettare calcio di Conte e altre predisposte al fascino della personalità del tecnico italiano più che al suo credo tattico. Nel primo caso può arricchire la chiacchiera da bar, stimolando la fantasia degli appassionati, pensare che in casa Red Devils (Man Utd) si possa pensare ad un tecnico strong come Conte per trovare finalmente, dopo un decennio, un degno erede, almeno nella graniticita’ del carattere, di Sir Alex Ferguson. Ad Old Trafford il talento abbonda ma forse c’è bisogno di alzare l’intensità, con qualcuno che nello spogliatoio alzi la voce per davvero, con tanto di gente presa per il bavero e attaccata al muro, in puro british old style. Non è un’idea tanto campata in aria pensare a Conte, visto che conosce già la Premier League.

In Germania il precursore fu Giovanni Trapattoni. Una capatina, vincente, la fece anche l’onnipresente Ancelotti. Il Bayern Monaco in passato si è mostrato destinazione accogliente per i tecnici italiani. Perché non pensare ad un’esperienza bavarese per Conte? Il Bayern non è abituato ad arrivare secondo in patria. L’anno scorso è stato campione causa harakiri del Dortmund all’ultima giornata. Quest’anno sta prendendo un distacco a doppia cifra dal Leverkusen di Xabi Alonso, che afferma di rimanere con le “aspirine” anche se corteggiato da Liverpool e dallo stesso Bayern.

Con Tuchel prossimo ai saluti, a Monaco potrebbe essere arrivato il momento di accantonare per un po’ i giovani santoni della panchina (prima di Tuchel anche Flick e Nagelsmann) e andare su qualcosa di molto concreto. Conte è tutt’altro che venditore di illusioni e la sfida principale da affrontare subito al Bayern sarebbe quella di conquistare e avere dalla propria parte i senatori dello spogliatoio. Averli contro sarebbe una condanna, convincerli del progetto sarebbe un plus inestimabile.

Antonio Conte
fonte foto: Twitter

L’ultima fiches da puntare sul tavolo del casinò d’Europa, l’ipotesi araba non è neanche da pronunciare per un competitivo come Conte, potremmo giocarla sulla Turchia. Galatasaray nello specifico. La società giallorossa di Istanbul è quella con maggior valore tecnico, in una nazione in costante crescita come qualità dell’intero movimento calcistico. Le risorse economiche non mancano e l’esperienza di tanti campioni, passati anche dall’Italia, dimostra la bontà del processo di maturazione dell’intero sistema calcistico turco. L’appeal di una figura come quella di Antonio Conte non passerebbe inosservata a tifosi così appassionati, che vedrebbero in lui la legittimazione al competere alla pari nei tornei continentali contro i grandi club.

Per il paese intero sarebbe un viatico importante in vista dell’Europeo 2032 a cui la Turchia arriverà da organizzatore assieme all’Italia. Al termine di questo lungo viaggio, tra tante squadre sue spasimanti, la speranza per Conte è di non finire come alcune belle donne. Fidanzate con tanti ma maritate da nessuno.

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fonte foto copertina: Twitter

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