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Serie A, il Milan passa all’ultimo respiro nel recupero contro il Genoa

Ci sono voluti 94′ (e tanta fortuna) per avere la meglio su un Genoa attento e ordinato. Ma i tre punti conquistati stasera servivano come il pane a questo Milan, che aggancia la Lazio al 4° posto e si rilancia per il proseguo di questo campionato.

Finisce 2 a 1 per i rossoneri a San Siro. Apre Suso dopo appena 4′, pareggia Kouame  ad inizio ripresa con l’aiuto di una decisiva e sfortunata deviazione di Romagnoli ed è lo stesso Romagnoli, nei minuti di recupero, a siglare la rete che vale tre punti.

Cambia ancora Gattuso. Stavolta però il cambio è obbligato dal forfait dell’ultimo minuto di Biglia, quindi difesa a tre con Rodriguez centrale di sinistra e centrocampo a cinque con Suso e Laxalt a tutto fascia, Kessie, Bakayoko e Calhanoglu in mezzo. In attacco confemati Higuain e Cutrone. Non cambia modulo, invece, Juric, ma decide di schierare Zukanovic largo a sinistra al posto di Pereira, col compito di limitare le sortite offensive di Suso che opera da quella parte.

Il Milan parte bene riuscendo a trovare subito il vantaggio col solito sinistro di Suso, per poi calare nel finale della prima frazione. Clamorosa l’occasione quasi regalata al Genoa, quando, dopo un’ostinato possesso palla a ridosso della propria area di rigore, Donnarumma esagera nel tentativo di dribblare l’avversario rischiando di concedere il pari. Pari che sarebbe potuto arrivare qualche istante prima, se Piatek non avesse fallito l’unica nitida palla goal che gli si presenterà nel corso dei 90′, mandando il pallone sull’esterno della rete da posizione ravvicinata.

Nella ripresa, il Genoa approfitta di un Milan abbastanza schiacciato in partenza e dopo appena 10′ trova il pareggio grazie ad uno sfortunatissimo autogoal di Romagnoli. Tiro senza pretese di Kouame da posizione molto defilata, forse più per cercare di mettere il pallone forte in mezzo che non per concludere a rete, deviazione di Romagnoli che finisce con l’alzare un pallonetto destinato a superare Donnarumma e ad insaccarsi vicino al palo più lontano.

Come al solito i rossoneri si disuniscono, ma il Genoa non riesce a rendersi sufficientemente pericoloso ed il ritorno alla difesa a quattro per il Milan con l’inserimento di Abate per Laxalt, sembra restituire ad Higuain e compagni parecchie certezze. La squadra, così, riconquista campo, chiudendo gli avversari nella propria area di rigore in un forcing che impegnerà gli ultimi 10′ di gioco.

Suso, Higuain, Kessie, ci provano tutti a scrivere la parola fine all’incontro, ma trovano dall’altra parte un Radu in stato di grazia e quando non ci arriva lui, sono i milanisti a peccare di precisione. Ma quando ormai sembra davvero tutto fatto, ovvero un punto a testa e pace per tutti, che proprio Radu, sicuramente uno dei migliori in campo, stecca l’uscita di pugno, pallone che arriva verso un incredulo Romagnoli, piattone a scavalcare tutti e goal che vale il definitivo 2 a 1.

Obiettivo, quindi, centrato per il Milan, ma come al solito si soffre troppo. Tanto. Complimenti a metà, invece, per il Genoa, che si difende con ordine, ma che manca di personalità una volta raggiunto il pari.

 

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