Cerca
Close this search box.

Virtus Roma-Fortitudo Bologna, dichiarazioni Martino, Bucchi e Alibegovic

Antimo Martino

VIRTUS ROMA-FORTITUDO BOLOGNA DICHIARAZIONI – Dopo la vittoria della Virtus Roma sulla Fortitudo Bologna, i due coach, Antimo Martino e Piero Bucchi, insieme ad uno dei migliori del match, Amar Alibegovic, si sono presentati in conferenza stampa.

Dichiarazioni Virtus Roma-Fortitudo Bologna

Antimo Martino (Fortitudo Bologna)

Sulla partita
Chiedo scusa a tutti per la prestazione. Oggi non è una partita nella quale si possono analizzare i dati. Mi assumo tutta la responsabilità. La prestazione è stata inadeguata per questo livello. Non sono contento nemmeno del primo quarto perché abbiamo approcciato la partita in maniera diversa. Sicuramente il secondo tempo è stato peggiore del primo ma per il gioco espresso e per la mentalità non abbiamo dimostrato di poter vincere. Un parziale difficile da commentare.

Sul rendimento in trasferta
È lì lo step in più da fare, in casa trovi motivazioni particolari e il pubblico ci da una spinta importante. Non possiamo pensare però che in casa si vince e fuori si facciano brutte figure. Le difficoltà non si risolvono prendendo break di 15-0.

Giocando una sola volta a settimana aiuta o no?
Credo che alla fine non sia determinante. Fuori casa non riusciamo a riproporre la stessa intensità che mettiamo in casa. E’ stata pesante l’assenza di Leunen e Sims ma non voglio neanche mettere questa scusa.

Sulle condizioni di Henry Sims
Da prossima settimana inizia a fare contatto con la squadra anche se si è allenato già da qualche giorno. Era anche disposto a darci una mano in caso di necessità ma non era necessario prendere dei rischi visto il risultato.

Quale problema in fase di regia?
Non è solo un problema di regia ma in ogni parte del campo. In difesa non tenevamo un palleggio e non è facile. Siamo stati poco concentrati. Concentrazione e voglia, dobbiamo crescere e ripartire da questa sconfitta.

Piero Bucchi (Virtus Roma)

Sulla partita
Devo dire una bella partita un atteggiamento giusto e da battaglia come piace a me e a loro. Questo mi fa piacere perché da continuità alla partita vinta contro Cremona. Ottima difesa e complimenti ai ragazzi per il lavoro che stanno facendo. Vittoria chiara e netta. Poi uno bello spettacolo di pubblico e ringrazio loro per essere venuti. Stanno prendendo corpo e numero, giocare in un palazzetto più caldo e più coinvolgente è sempre meglio. Davvero complimenti ai ragazzi.

Sul rendimento della squadra e la crescita di alcuni giocatori
Da’ molta soddisfazione vedere come sono cresciuti i ragazzi, soprattutto Amar, che era con me già l’anno scorso. Fa piacere e sono contento per loro. Dopo lo schiaffo di a Brindisi, la vittoria contro Cremona, nonostante i molti errori, e quella di Pistoia, ci da’ più fiducia. La strada e questa ma c’è ancora tanto da fare.

La squadra si sta cominciando a comporre e a delineare.
Ho fatto i complimenti ai ragazzi ma dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa. Abbiamo i numeri sufficienti per salvarsi. Mi piace come si comportano, ci sono diversi protagonisti all’interno di una gara. Buford ha fatto canestri chirurgici importanti. La classifica è molto corta e con squadre che possono vincere e perdere dovunque.

Ti aspettavi una reazione del genere dopo la sconfitta di Brindisi?
Intsnto non abbiamo mai giocato con il roster al completo. Rullo è fuori e di conseguenza bisogna ruotare tanto. Kyzlink mi ha messo in difficoltà con i due falli fatti presto oggi. I segnali sono sempre stati però confortanti, lo devo ammettere. Le rotazioni corte da un lato sono un vantaggio, dall’altra no perché comunque la partita e lunga. Questo vuol dire che la squadra sta anche bene dal punto di vista atletico. Mi aspettavo delle cose interessanti però da qua a sapere quanto abbiamo migliorato non lo so. Da domani continuare a fare sempre quello che facciamo.

Sulle condizioni di Rullo. Sarà a disposizione domenica contro Milano?
Ni, faremo una verifica ma è ancora un po’ indietro.

Il fatto di avere due giocatori come Jefferson e Alibegovic che si compensano, quanto può essere un fattore?
Nella pallacanestro moderna il 4 deve avere il tiro da fuori e se giochi troppo come due 5 è un po’ più difficile. Amar ha questa doppia dimensione ed oggi è un giocatore. Da febbraio scorso, dalla Coppa Italia di A2 è andato in crescendo. Mi auguro che anche Mike Moore faccia lo stesso percorso. Ha sorpreso un po’ tutti Amar, compreso me. Vi anticipo la domanda su Moore, taglio o non taglio. Oggi non bisogna porsi il problema del sostituto di Moore, ma devo trovare uno meglio di Alibegovic e non meglio di Moore. Il dubbio non è Mike ma se prendere un americano che sia un’aggiunta, in grado di ricoprire due ruoli e che sia meglio di Amar. In questo momento stiamo dimostrando di giocare bene e non sono preoccupato.

Sulla scelta nel terzo periodo di continuare a giocare anche sul largo vantaggio
A quel punto era importante la differenza canestri e pensavamo allo spread. È importante sia nelle sconfitte che nelle vittorie pensare allo scarto.

Amar Alibegovic (Virtus Roma)

Sulla partita
Credo che sin dall’inizio siamo riusciti a partire con il modo giusto rimanendo sempre sul pezzo.

In che direzione pensi di dover migliorare e come vedi che sta crescendo la squadra
Per la squadra credo giocare insieme e senza infortuni sarebbe completo e non siamo riusciti mai a costruire qualcosa di continuo viste le assenze. Personalmente giocando avrò sempre più esperienza.

Hai lavorato tanto con coach Bucchi sin dalla scorsa stagione e sei migliorato. Poi sulla standing ovation del pubblico nel finale di gara
Mi emoziono molto perché il pubblico mi carica tanto. Piero (Bucchi, ndr) è stato duro con me, però è servito, perché adesso mi sento molto più a mio agio sul campo e grazie a Piero che lavoriamo ogni giorno su certe cose mi viene automatico arrivarci. Venivo da tre anni in cui era un campioanto diverso e ora mi sono ambientato.

Sulla splendida partita disputata
Sono riuscito a stabilire un rapporto con Piero e quindi so dove non devo forzare. Devo riuscire a togliermi l’abitudine di stare fuori dall’arco, adesso sto molto di più dentro l’area. Continuare con questa doppia dimensione vera e propria.

Per voi lungi cosa vuol dire avere un giocatore come Dyson
Ci capiamo subito, ha così tanta esperienza che riesce a capire così al volo i nostri movimenti e noi di conseguenza quello che lui va a fare.

Condividi

Altri articoli