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Intervista ESCLUSIVA, Assessore Frongia su Pala Tiziano, Virtus Roma, Flaminio e altro

Assessore Daniele Frongia

L’Assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale, Daniele Frongia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di ‘SportCorner.net’. Tanti i temi affrontati dall’Assessore, dal Pala Tiziano alla Virtus Roma, passando per Stadio della Roma, Flaminio e tutte le realtà sportive capitoline (SOTTO IL VIDEO).

Servizio di Michele Spuri, montaggio di Sergio Pannocchia.

INTERVISTA ASSESSORE DANIELE FRONGIA

PALAZZETTO E VIRTUS ROMA

  • A che punto siamo sul Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano? Aveva detto che a gennaio, al massimo febbraio, sarebbero iniziati i lavori. L’ultimo aggiornamento sulla pagina pubblica relativa al bando è quello di dicembre 2020, relativo alla commissione aggiudicatrice.
    La commissione sta ultimando i lavori come già avevo dichiarato. Ci sono stati dei problemi di salute dei commissari e c’è stata la necessità di operare una sostituzione. Stanno chiudendo ed entro marzo ci sarà l’assegnazione provvisoria. Questa è un’ottima notizia perché iniziamo a vede la luce. Una volta che abbiamo l’aggiudicazione inizieremo ad avere anche un cronoprogramma per l’inizio dei lavori. Se ci sarà l’assegnazione a marzo parleremo dell’inizio dei lavori tra qualche mese

 

  • Perché è mancata la manutenzione di un Palazzetto così importante? Cosa era successo prima che arrivaste voi?
    Siamo stati molto criticati per la scelta di chiudere il Palazzetto, ma vi assicuro che era l’unica praticabile. Avrei potuto voltarmi dall’altra parte come è stato fatto dagli anni 90 in poi. In realtà abbiamo fatto dei sopralluoghi ma c’erano bocchettoni ostruiti, condotti di aereazione neri, era insalubre sia per gli atleti che per i tifosi. Più altri problemi di caldaia, di infiltrazione, andava chiuso in quanto inagibile e rifatto nuovo, sia dentro che fuori, che è quello che faremo.

 

  • Tema Virtus Roma, a seguito della messa in contatto tra sponsor (Acea esempio) e Proprietà (Ing. Toti), perché non si è concluso nulla tra le parti? C’erano altre aziende/società importanti oltre Acea? Al netto di tutto questo il Comune poteva fare di più?
    Noi con la Virtus, così come altre realtà di Serie A, abbiamo sempre favorito incontri con soggeti privati e potenziali sponsor. In questo caso è un rapporto tra privati, dove il Comune non interviene, deve esserci un progetto convincente da parte della squadra, se c’è un accordo si va avanti. In alcuni casi c’è stato l’accordo, ma la Virtus viveva un’anomalia tutta sua, l’unica squadra a non avere il main sponsor, c’era un problema strutturale che nulla aveva a che fare con il Comune.

 

  • In una precedente intervista aveva detto che lei in primis si era proposto di ‘ospitare’ la Virtus Roma alla Fiera di Roma, ma c’è stato qualche intoppo. Relativo a che cosa? Ci può spiegare nel dettaglio di cosa si trattava?
    Ricordo ancora nei primi anni della consigliatura, siamo stati più volte presso i padiglioni 12, 14 della nuova Fiera di Roma, era un’idea che sembrava interessare sia le realtà di basket, che di pallavolo, ma anche noi come soci di minoranza della Fiera, ma gli altri soci, Regione e Camera di Commercio, non la vedevano allo stesso modo. Quindi il progetto si è fermato lì, peccato, perché parliamo di un grandissimo padiglione che si era stabilizzato nella sua caduta, e poteva essere utilizzato addirittura per due campi da basket e pensate che in uno c’entra addirittura una pista di atletica, per dare un’idea della dimensione. Avevamo visto il progetto dei posti per gli spettatori, l’altezza era sufficiente per omologare la Serie A, già nel 2016/2017 era una soluzione.

 

  • Per concludere il tema basket nella capitale, ci sono realtà importanti adesso come quella dell’Eurobasket Roma che, complice anche il Covid, può giocare nel PalaAvenali. Perché il Comune di Bologna spende per l’interesse pubblico del basket mentre il Comune di Roma non fa altrettanto?
    Il Comune di Roma spende per molti sport attraverso il bando di promozione sportiva. Abbiamo finanziato decine di realtà sportive, tra cui quelle del basket. Il Comune di Roma spende attraverso la riqualificazione degli impianti, se pensiamo ai 150 impianti sportivi scolastici, dove sia la mattina ma soprattutto il pomeriggio si pratica la pallacanestro. Il Comune spende molto più di Bologna e di altre città per la realizzazione di playground, circa 10 nelle periferie di Roma, dove si gioca prevalentemente a basket. Potrei continuare per molto tempo proprio sui tanti interventi fatti da Roma Capitale in favore del basket.

 

FLAMINIO E STADIO DELLA ROMA

  • Anche qui in una precedente intervista aveva spiegato che c’era un contenzioso per 5 milioni di euro. Sono stati fatti diversi interventi di bonifica, ma ora cosa accadrà? Qual è la situazione attuale? Quanto è avanti l’affido del Flaminio alla Roma Nuoto o meglio alla cordata con a capo la Roma Nuoto? Quali saranno i tempi?
    Si ha citato giustamente gli interventi di bonifica, oltre 100 mila euro nel corso degli anni, la messa in sicurezza, la recinzione, la guardiania, il verde orizzontale e verticale, per ultimo la pensilina pericolante, degli studi fatti con la Sapienza. Dentro è stato fatto un grande lavoro amministrativo, adesso abbiamo ricevuto un progetto due mesi fa, molto articolato, molto complesso, con molti particolari, progetto prevalentemente sportivo, da una cordata guidata da Roma Nuoto. Gli uffici sono a lavoro per fare l’istruttoria, implicazioni in ambito urbanistico, in quanto ci sono vincoli sullo Stadio Flaminio. Prima dell’estate avremo novità importanti sul futuro del nostro progetto.

 

  • STADIO DELLA ROMA | A seguito della decisione dei Friedkin di non portare più avanti questo progetto, come ha reagito il comune davanti a tale scelta e cosa accadrà adesso?
    La Sindaca e l’Assessore Montuori hanno preso atto del cambio di idea della Roma, anche in relazione all’emergenza Covid e al cambio della proprietà. Da questo punto di vista la Sindaca si è resa disponibile a riprendere il discorso del progetto anche in altro sito. Bisognerà attendere la Roma.

 

  • C’è stato mai un interesse dalla Roma per il Flaminio?
    Sono ipotesi lette sui giornali ma l’unica proposta ricevuta è quella della Roma Nuoto.

 

PALESTRE, SCUOLE E INIZATIVE TERRITORIALI

  • Cosa ha intenzione di fare il comune per gli sport di base (esempio voucher, aiuti alle ASD)?
    L’aiuto strutturale è quello di cui vi ho parlato prima, investimenti di lungo termine con strutture che poi rimangono. L’aver messo a bando alcuni impianti da nuova linfa per lo sport di base, in alcuni concedendoli dove non ci sono. Ci sono progetti in arrivo che daranno una struttura buona per gli sport di base. Per il finanziamento abbiamo da una parte il bando di promozione sportiva, dall’altra abbiamo sollecitato il governo per misure specifiche per i concessionari sia pubblici che privati, e devo dire che anche in passato alcune nostre istanze sono state recepite nei vari dpcm. Ancora molto è da fare, pensiamo alla drammatica crisi che stanno vivendo i concessionari, per gli impianti chiusi continuano a pagare le utenze, così come i canoni dove non c’è stato un indirizzo univoco. Dal lato nostro abbiamo già approvato una delibera per ridurre la burocrazia, per il prolungamento, come già previsto dal dpcm, per la riconversione parziale degli impianti, per renderli più redditivi e recuperare i soldi persi in questo frangente, più utilizzare gli spazi all’aperto, senza l’eccessiva burocrazia all’apertura.

 

  • Dopo il grande intervento di riqualificazione della palestra del plesso scolastico della Scuola Primaria e dell’Infanzia “Raffaello Sanzio” dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack, ci saranno altri interventi di questo tipo in altre aree o palestre?
    Questo è un aspetto molto importante. Mi sono chiesto ‘per quale motivo in passato non si è mai insistito molto per le palestre scolastiche?’, perché sono poco visibili all’esterno ma estremamente importanti per l’attività scolastica e non solo, anche perché sono aperti al territorio il pomeriggio. Investire in questo campo significa essere lungimiranti nel mondo dello sport, sia per i bambini che per chi ne usufruisce, e lì torniamo alla pallacanestro.

 

  • Il comune di fronte l’emergenza covid ha proposto soluzioni per fornire attrezzatura in questo tipo di strutture? Esempio mascherine, guanti, ecc
    Roma Capitale, avendo un numero elevatissimo di dipendenti, sia propri che delle partecipate, pensiamo agli operatori Ama ed Atac, ha fronteggiato nei tempi contenuti fornendo il materiale ai propri dipendenti. L’obiettivo è stato quello di concentrarsi sul funzionamento della macchina, pensate al sociale, dotare il personale a contatto con i bambini.

 

  • Il Comune si sta muovendo in funzione di quelle squadre che giocano campionati interregionali e vogliono accedere ai professionistici dal punto di vista del lavoro di impiantistica o dello sviluppo di alcuni impianti al fine di poter portare nuove società professionistiche nel comune di Roma e non dover in qualche modo ostacolare la presenza di talune squadre come è successo con l’Ostiamare che non ha potuto partecipare perché l’unico impianto era lo stadio Olimpico, utilizzato però già da Roma e Lazio?
    Vedo delle buone notizie anche in questo senso. Hanno chiesto un incontro e abbiamo incontrato diverse realtà sportive, interessate ai prossimi impianti che metteremo a bando nel corso dei prossimi mesi, impianti dove si potrà giocare a calcio. Sia in periferia che nelle zone semi periferiche e sono convinto che verrà accolta.

 

  • C’è un progetto importante magari che avevate in mente ma a causa della pandemia non siete riusciti a concludere?
    Siamo in prossimità degli europei di calcio, giugno 2021, avevamo in mente due cose. La prima la più grande fanzone del mondo, ma quella l’abbiamo mantenutà, Piazza del Popolo e altre aree della città, ovviamente dovremo fare i conti con i numeri della pandemia e per quello dovremo attendere. Il mio grande sogno era quello di portarlo anche prepotentemente in periferia con delle piccole fanzone in ogni municipio, ma a causa della pandemia e dei tagli per questa volta non si potrà fare. Faremo in modo di portare ovunque questa festa per un mese.

 

FORMULA E

  • Infine, la conferma della Formula E fino al 2025 è sicuramente un traguardo importante, ma in termini economici quanto e cosa ha portato al Comune di Roma e alla città?
    Ci sono degli studi molto ben fatti e accurati, si parla di un indotto nel corso del triennio di oltre 60 milioni di euro. Indotto, turismo, chi viene da fuori Roma e poi opere di legacy, qualcosa che la Formula E lascia al territorio, il verde, le strade, i marciapiedi. Ogni anno insieme al municipio e alla Formula E ogni anno si decide cosa fare. La cosa ancora più importante è l’investimento culturale. Vedere i bambini in visita ai box, anche se quest’anno non sarà possibile, capire che esiste un’altervativa ai motori in combustione. Quest’anno ci sarà un tracciato ancora più competitivo

A seguito della nomina a sottosegretaria dello sport della Vezzali e delle dichiarazioni di Malagò sul rugby, quanto è importante promuovere lo sport nelle donne? Il Comune ha qualche iniziativa su questo fronte?
Diciamo che non facciamo distinzione alcuna. Vedo per esempio nella lunga serie di premiazioni fatte al Campidoglio, sono state premiate tantissime donne, avvenuto naturalmente grazie alla loro carriera sportiva. Devo dire che in particolare abbiamo seguito diverse squadre femminile, abbiamo curato la presentazione della Roma Femminile a Trinità dei Monti, ci sono state tante iniziative in tal senso

Si ringrazia l’Ufficio Stampa dell’Assessore Daniele Frongia

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